SERIE TV - Counterpart



Oggi torno a scrivere di TV, e lo faccio per raccontarvi di una tra le serie più interessanti che mi siano capitate si vedere. Mi riferisco a Counterpart, un piccolo gioiello a metà tra la spy story e la fantascienza. Non lo avete visto? Mettetevi comodi e leggete, poi correte a prenderlo in blue ray.




La trama

Howard Silk lavora a Berlino ed è un burocrate di basso livello che vive una vita semplice fatta di abitudini e frustrazioni lavorative, per non essere riuscito ad accedere a quel ruolo nel dipartimento Strategia a cui aspirava. Ma proprio la mancata promozione lo scampa dall’essere assassinato, e lo porta a scoprire di essere al centro di un intrigo che ha la complessità di un labirinto di specchi. 
E non solo in senso figurato. 
Infatti, al di sotto dell’edificio in cui Howard lavora, viene gestita una dogana segreta che permette l’accesso ad un mondo parallelo e speculare, che si è creato a fine anni ‘80 a seguito di un incidente quantistico in un laboratorio statale della Germania dell’Est.
Il tutto è gestito in gran segreto e all'insaputa del resto dell’umanità dalla stessa organizzazione per cui lavora Howard, e dalla sua controparte nel mondo ‘dall’altra parte’.
Mentre al momento della separazione tra i due mondi tutto era perfettamente speculare, poco alla volta i due mondi hanno preso strade diverse fino a svilupparsi in modo diverso e rappresentare una minaccia l’uno per l’altro.



La realizzazione

La serie è interamente ambientata a Berlino, e mostra due versioni della città che potrebbero ben rappresentare la parte est e ovest all’indomani della caduta del muro. 
Pur essendo una serie statunitense, è ricca di attori europei, in particolare britannici, piuttosto famosi. Ma la star della serie è J.K. Simmons, indimenticabile direttore del Daily Bugle nella trilogia di Spiderman di Sam Raimi, che in Counterpart interpreta il burocrate abitudinario e frustrato del ‘mondo di sopra’ e l’agente segreto infiltrato del ‘mondo di sotto’, essendo lui stesso esempio lampante di come i due mondi si siano sviluppati in modo diverso e per cause che verranno raccontate nella seconda stagione della serie. 
Simmons è grandioso. Non ci sono altre parole per rendere merito a questa doppia interpretazione in cui i suoi due personaggi sono così ben identificabili anche solo dalle differenze nella gestualità o nell’espressività. Anche gli altri attori sono meritevoli ed il livello generale è molto buono. 



La trama si rivela allo spettatore in modo cadenzato e ben bilanciato, tra colpi di scena e approfondimenti sui personaggi. 
Colpisce subito la ricchezza di letture che si può dare alla storia, che tratta di scienza e fantascienza, ma anche dell’uomo e del suo modo di evolvere, della doppiezza, del suo tendere all’aggressività, del terrorismo ideologico, del rapporto con dio. I due mondi sono il pretesto per dipingere scenari verosimili in cui l’uomo è minaccia verso i suoi simili, mai così simili. È anche il pretesto per analizzare le cause che portano una stessa persona a comportarsi in modi diversi, e a partire da queste a evolversi in modi diversi. 
Interessantissima in questo senso l'interpretazione che Counterpart da all’effetto farfalla’, ossia l’evento che ha ripercussioni che si propagano nel tempo amplificandosi e aumentando progressivamente la distanza tra i due mondi, fino a renderli incompatibili l’uno con l’altro.
La musica è coinvogente, il motivo dei titoli entra nelle ossa e quando la serie si chiude, dopo sole due stagioni, lascia quel senso di nostalgia per i personaggi a cui ci si è affezionati, che non si vedranno più.


Conclusione

L’estate è ormai iniziata e dopo mesi chiusi in casa si ha certo il desiderio di uscire e vivere. Ma nelle serate di pioggia, che certo non mancheranno, fatevi un favore: guardatevi questa serie passata un po’ in sordina, non ve ne pentirete.


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