El Salvador - cryptocrash fantastici e dove trovarli

Come avrete letto nei giornali, anche se non siete ancora appassionati della criptosfera, questo settembre segna una data importante: per la prima volta nella storia, uno stato sovrano, El Salvador, riconosce e adotta una criptovaluta, il bitcoin (BTC), come valuta legale, al pari del dollaro americano. Questo significa che l'acquisto di beni e servizi, così come il pagamento delle tasse, deve essere permesso sia in dollari che in bitcoin.



Cosa ha portato un piccolo stato dell'America centrale ad essere il primo a prendere una così rivoluzionaria decisione? 
Principalmente da tre motivi:
  • il fatto otre il 70% della popolazione salvadoregna non utilizza alcun servizio bancario, per via di costi e scarsa infrastruttura 
  • il fatto che l'economia del Paese, vista l'elevata disoccupazione, dipende fortemente dal lavoro dei cittadini residenti all'estero, sui cui trasferimenti di denaro gravano costi elevatissimi, fino al 20% del valore della transazione, secondo i canali finanziari esistenti
  • che la valuta corrente sia il dollaro americano, valuta sulla quale El Salvador non ha alcun potere discrezionale
  • L' elevata inflazione che porta i salvadoregni ad impoverirsi sempre più

Le criptovalute promettono uno scenario diverso: una moneta non controllata da alcuno stato né istituzione finanziaria, una riserva di valore garantita dall'emissione limitata, nel caso del bitcoin, e un basso costo di trasferimento di fondi senza differenziazioni geografiche. 
Certo c'è da considerare la volatilità di questo mercato valutario, ed è probabilmente questo il motivo per cui la scelta è ricaduta sul bitcoin e non su altre criptovalute; BTC infatti è quella che ha la maggior capitalizzazione di mercato e che, ad eccezione delle stablecoins ancorate al dollaro americano, è la più matura e stabile delle criptovalute.

Con queste premesse, l'attesa per il 7 settembre, data dell'esordio del bitcoin come valuta legale per la prima volta riconosciuta in uno stato sovrano, era a dir poco densa di aspettative. 

E il 7 settembre queste aspettative non sono state di certo deluse, nel senso che hanno innescato una fase di instabilità nella criptosfera di quelle da far tremare i polsi.  

Dopo aver riiniziato a crescere all'inizio di settembre come era stato previsto da molti degli esperti del settore, attestandosi sopra i 48 mila franchi, proprio nel giorno dell'avvio ad essere riconosciuta moneta legale di El Salvador, il Bitcoin ha subito un repentino crollo, perdendo oltre il 10% del suo valore, da 48 mila ad un minimo di 41 mila franchi.    




Ciò è stato conseguenza del fatto che il 7 settembre, in sole 12 ore, sono stati venduti bitcoin per 3,4 miliardi di dollari di valore.

Ma cosa ha portato a vendite per volumi così grossi? Sull'accaduto ci sono molte versioni, e probabilmente la verità è un mix tra tutte. Vediamone alcune (l'elenco non ha la pretesa di essere esaustivo, ma è la mia top list):

  • Alcuni grossi investitori, che avevano comperato ai minimi del precedente ciclo, potrebbero aver voluto prendere beneficio nel giorno in cui il bitcoin è ufficialmente diventato valuta legale di El Salvador per prendere profitto dall'atteso picco; queste vendite avrebbero fatto scendere il prezzo.
  • Chivo, l'app ufficiale per supportare il bitcoin in El Salvador, ha avuto problemi tecnici al giorno del varo 
  • Il FMI e altre istituzioni finanziarie si sono sperticate in esternazioni su quanto sia rischiosa la scelta di El Salvador, e quanto renda di difficile pianificazione le attività di budgeting per coprire il loro fabbisogno in termini di debito nella nuova, instabile valuta (come se El Salvador avesse abbandonato il dollaro americano)
  • L'eccitazione che si era creata in merito all'uso del bitcoin come valuta legale in El Salvador aveva spinto molti investitori, inclusi quelli istituzionali, a scommettere sui futures con scadenza al 7 settembre. Quando il valore del bitcoin non è arrivato al prezzo previsto, gli exchange hanno forzato la liquidazione delle posizioni rialziste, provocando così un crollo del prezzo.
  • La diminuzione del prezzo del bitcoin per i motivi sopra non faceva altro che alimentare una spirale di prezzo negativa spingendo altri piccoli investitori a vendere e quindi ad indebolirne il prezzo.
  • Il crollo risultante è stato così repentino da mettere in difficoltà gli stessi exchange, rendendoli non raggiungibili o facendoli crashare, il che ha ulteriormente gravato sul prezzo del bitcoin, dal momento che era difficile loggarsi per comperarne a sconto. 

Il BTC ed i suoi andamenti di prezzo, essendo prima per capitalizzazione di mercato in ambito criptovalute, con il doppio del capitale della seconda, Ethereum, ovviamente impatta tutto il mercato delle criptovalute, e così ha trascinato nel profondo rosso la stragrande maggioranza delle altcoin. Certo, qualcuna si è salvata ed ha preso valore durante questo crollo, e mi piacerebbe tantissimo saperne abbastanza da capirne i motivi ed anticiparne i movimenti, ma purtroppo al momento non ne sono affatto in grado. 

Anche se freschi di crollo comunque, è bene ricordare che il valore del BTC si sta stabilizzando ed è ancora sopra i 41 mila franchi, comunque ben al di sopra dei 27 mila franchi registrati il 20 luglio. 
Inoltre, il ciclo rialzista secondo molti non si è ancora concluso quindi potrebbero esserci ancora un paio di settimane di rialzi che potrebbero portare il BTC e tutto il settore a registrare nuovi massimi. Se il BTC continuerà a scendere, il momento della verità sarà comunque il suo comportamento nei confronti della resistenza dei 40 mila dollari.
Staremo a vedere, io ovviamente spero che il ciclo positivo non si sia ancora concluso! 
Così come spero che l'esperimento di El Salvador abbia successo nel lungo termine e possa portare benefici a tutta la popolazione; non è un caso che ci siano molti occhi puntati su questa prima e coraggiosa transizione verso un sistema finanziario decentralizzato: presto potremo sentire di altri stati, sia in America centrale che in Asia, pronti a seguire l'esempio di quel piccolo stato centramericano che al 7 Settembre è stato primo al mondo in una mossa così coraggiosa ed ha sicuramente aggiunto una data importante alla sua storia.




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