Videogiochi - Elite Dangerous

Tra i miei tanti difetti, c'è anche quello di essere appassionato di videogiochi. 

Lo sono sempre stato, fin da bambino quando i videogiochi erano dispositivi portatili, dal costo importante, principalmente dominati da Nintendo e Atari. Al tempo era davvero un settore di nicchia per bimbi nerd e mediamente ricchi, e anche il solo parlarne era cosa di pochi. Per chi era sfegatato, oltre ai giochi portatili citati c'erano le sale giochi, dove si potevano provare gli ultimi sviluppi della tecnologia videoludica, ma erano posti fumosi e mal frequentati. 

Con il passare degli anni ho assistito alla crescita del settore, credo una delle più incredibili degli ultimi 40 anni, che hanno visto un hobby per pochi bambini trasformarsi in un settore mainstream con utenti di tutti i generi, età, razze, religioni e latitudini ed un fatturato annuale da oltre 120 miliardi di dollari, superiore a quello dell'industria del cinema con cui ormai è anche strettamente legato.

Negli anni ho continuato a giocare, ovviamente non sempre con continuità, ed oggi per scarsità di tempo devo scegliere attentamente i titoli con cui cimentarmi. Tra questi ce n'è uno che ho scoperto solo recentemente, circa 3 anni fa, e sembra non tramontare: è Elite Dangerous (ED).

Cos'è Elite Dangerous?

Elite Dangerous è l'evoluzione di Elite, un vecchio titolo di simulazione spaziale, uscito per la prima volta nel lontano'84 su varie piattaforme tra cui Commodore64 e ZX Spectrum, con grafica vettoriale 3D del tutto rivoluzionaria per l'epoca, ed un modello "open ended", ossia senza un vero e proprio sviluppo della storia, se non quello che il giocatore decide di dargli, ed il vago obiettivo di raggiungere il livello "Elite" di padronanza del mezzo spaziale. 

L'ideatore del gioco, David Braben, è oggi il CEO di Frontier Development, la società che attualmente produce e sviluppa tutti i capitoli della serie, ormai ribattezzata Elite Dangerous.

Dopo il primo lancio seguirono varie versioni ed espansioni negli anni successivi, fino ad arrivare ai giorni nostri. Il continuo sviluppo del prodotto lo rende di fatto il più longevo Videogioco della storia. Per capirci: il gruppo dei Cure ci giocava durante le fasi di registrazione di Disintegration, e ad un certo punto avevano dovuto bannare il gioco perchè rischiavano di non finire il disco!



La trama

Il gioco non ha una trama vera e propria, non c'è un "plot" come negli altri giochi tradizionali, in cui il giocatore viene guidato attraverso una serie di missioni consecutive e di difficiltà crescente, fino al finale del gioco. Esistono missioni di ogni tipo e difficoltà, a cui il giocatore può accedere per servire una delle fazioni presenti nel gioco, nella totale libertà di scelta, il tutto in un'ambientazione spazio-temporale precisa, anno 3300 d.C, in uno dei sistemi popolati della Via Lattea, e uno storico di eventi, che viene chiamato "the Lore", che hanno portato alla situazione attuale. La Via Lattea del 3300 d.C. è parzialmente colonizzata dagli umani, che si sono spinti fino ad un raggio di 150 anni luce dal sistema solare, stabilendo stazioni spaziali e governi locali laddove possibile, mantenendo un sistema anarchico laddove una delle superpotenze non ha potuto imporsi. Ci sono tre superpotenze nel gioco: la Federazione, l'Impero e l'Alleanza. Sia Federazione che Impero permettono al giocatore di fare carriera all'interno dei propri ranghi, mentre l'Alleanza non ha una gerarchia strutturata. In ogni sistema stellare con presenza umana, si possono avere fazioni pubbliche o private, che competono per il controllo del sistema e delle sue risorse, non sempre pacificamente... tutto questo è in costante aggiornamento e si arricchisce continuamente di eventi che modificano gli equilibri e vengono narrati al giocatore attraverso Galnet, una sorta di TG dello spazio. 

Si può tuttavia ancora dire che il giocatore punta a evolversi nel gioco fino al raggiungimento dello stato di "triple Elite", ossia divenire Elite in combattimento, esplorazione e commercio. 


Le modalità di gioco

Elite ha diverse modalità di gioco: una principale in rete, una equivalente privata, cioè senza giocatori umani, una di gruppo, in cui si possono invitare solo gli amici, ed una di battaglia tra umani, che si ambienta in vere e proprie "battle arenas".

Nella modalità principale il giocatore si trova quindi a pilotare una nave spaziale, ed ha totale libertà di scelta su come sviluppare le sue competenze, che carriera intraprendere, con chi allearsi, se lo vuole. Il campo di gioco è l'intera Via Lattea, la rappresentazione digitale navigabile più completa e realistica che sia mai stata realizzata. In questo senso l'esplorazione assume un'importanza speciale all'interno del gioco; andare a visitare nebulose, buchi neri, stelle di neutroni o sistemi planetari extra solari è parte del piacere del gioco, ma la libertà è totale: si può escegliere di fare i "fattorini" e consegnare informazioni o beni materiali tra stazioni spaziali in sistemi diversi; si può scegliere di diventare ricchi andando a minare materiali preziosi sulle fasce asteroidali, si può scegliere di supportare le forze dell'ordine e darsi alla guerra tra fazioni o contro i pirati, ci si può schierare con una fazione e cercare di destabilizzare politicamente un sistema stellare consegnando propaganda mirata, si può scegliere di dare la caccia agli alieni, di diventare pirati, o di inseguire le tracce della "Dark Weel" alla ricerca di Raxxla. Insomma, il gioco ha uno spessore, una profondità ed una complessità tale, che unita alla vastità dell'area giocabile lo rendono infinito. A questo si aggiunga che nel 2021 verrà pubblicata un'estensione che permetterà di scendere a piedi dall'astronave, e quindi, presumibilmente, lo arricchirà delle meccaniche di uno sparatutto in prima persona.



Gli inizi

Iniziare a giocare ad Elite Dangerous può essere complicato. Infatti all'inizio si possiede solo un Sidewinder, una piccola navetta con limitate capacità, con cui ci si può cimentare in qualche missione iniziale, e soprattutto con le manovre chiave di volo, ma anche di decollo e di atterraggio... senza mai dimenticarsi di richiedere il permesso allo spazioporto preventivamente, e farsi assegnare un posto. Questo mi ricorda molto le pratiche di atterraggio quando si è in navigazione in mare.

Un giocatore può incontrare altri giocatori umani, e se è fortunato, trovare un mentore che possa spiegargli il modo più indolore per progredire dipendentemente dal risultato che si vuole raggiungere. Ma la prima regola nello spazio è rimanere vivi, che nel gioco significa non distruggere la propria astronave, pena la perdita del 10% del suo valore, corrispondente alla franchigia assicurativa, e che a seconda dell'astronave che si pilota, può essere una somma importante. Se invece il giocatore neofita è sfortunato, incontrerà sulla sua strada uno dei tanti "griefer" umani, ossia giocatori esperti che si divertono ad abbattere altri giocatori umani anche alle prime armi, cosa che porta tipicamente il giocatore inesperto a rifugiarsi nella modalità di gioco "privata, ove sono ammessi solo NPCs, cioè personaggi interamente virtuali e non umani. I giocatori umani del gioco sono una comunità di persone che in genere si aiutano e si aggregano in Squadroni, che condividono gli stessi obiettivi e gli stessi valori. 


La fisica

Il gioco è permeato di fisica simulata, verosimile quanto basta per renderlo degno della categorizzazione come simulazione. Per esempio: le posizioni relative ed i moti degli astri dei sistemi rappresentati corrispondono a quelli reali, così come le loro dimensioni relative; astronavi snelle e leggere hanno una manovrabilità completamente diversa dalle portacarichi; la gravità dei pianeti è funzione della loro massa, e questo impatta moltissimo sull'atterraggio; il calore delle stelle aumenta all'avvicinarsi, fino a danneggiare i sistemi interni.

Ci sono anche invenzioni che servono a rendere il gioco fruibile, per esempio, il tempo non è funzione della velocità o della gravità, ma è mantenuto costante, per permettere ai giocatori di relazionarsi tra loro sulla base del tempo noto a tutti. Similmente, il gioco permette il viaggio a velocità superluminale, ed è possibile ricaricare l'idrogeno, il carburante dell'astronave, se si esegue un volo stazionario attorno ad una stella di tipo adatto (e se si è equipaggiata la nave con un fuel scoop), oppure, è possibile avvicinarsi indefinitamente ad un buco nero, senza subirne conseguenze. E quest'ultima è una prova che tutti fanno almento una volta nel pellegrinaggio verso Sagittarius-A, il buco nero al centro della nostra galassia. 

Nelle manovre di volo i giocatori più avanzati usano un flight stick, che garantisce un livello di controllo di gran lunga superiore a quello ottenuto con un pad tradizionale.



Gli alieni e altri misteri

Nel gioco ci sono due razze aliene; una la si può incontrare specialmente intorno alle Pleiadi, i Thargoids che possono essere aggressivi, e sicuramente spaventosi durante i primi incontri, in cui ci si limita a scappare quanto più in fretta possibile. Con il proseguire del gioco, e con l'accrescersi delle capacità di pilotaggio e degli equipaggiamenti disponibili, ci si può cimentare in battaglia contro di loro, cercando di ripulire i sistemi che ne sono invasi.  

La seconda razza aliena è una razza antica ed estinta, i Guardiani, di cui si conoscono solo dei resti su alcuni pianeti, e di cui si sa che si erano confrontati loro stessi con i Thargoid, e avevano sviluppato una tecnologia capace di sconfiggerli. Si vocifera nel gioco che siano ancora presenti in qualche zona remota della galassia. 

Similmente, nel gioco si sono create alcune leggende, storie di piloti e di pianeti di cui si sono perse le tracce ad eccezione di pochi indizi sparsi ad arte. 

In conclusione credo che il gioco abbia così tanto da offrire, uno spessore ed una complessità tali che continuerà ad affascinare gli amanti dello spazio ancora per lungo tempo, e se anche tu sei appassionato del genere, o magari un giocatore accanito, magari ci si incontra là fuori nel buio, e come tutti i giocatori di ED, ci si saluterà con un "O7, commander!" 


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