Aggiornamento: Vacanze cancellate ai tempi del Covid (e disavverntura assicurativa)

Come promesso, ecco un aggiornamento sulla situazione delle vacanze non fatte ad Agosto 2020, ne avevo scritto in un post dedicato, qui, e ora vi aggiorno sugli sviluppi del caso.

Foto di Adrianna Calvo da Pexels



Ma prima di tutto, un breve riassunto:

All'inizio dell'estate scorsa, con Covid già in atto, avevamo immaginato di poter organizzare  un viaggio a vela, in Croazia, limitato a due nuclei familiari, in modo da ridurre al minimo i rischi di contagio tra i partecipanti. 

Troviamo la barca, troviamo i traghetti, ma prima di confermare alcunché decidiamo di sottoscrivere una assicurazione che coprisse due eventi:

  • la copertura della franchigia dell'imbarcazione, nel caso in cui riportassimo dei danni durante la vacanza
  • la copertura delle spese nel caso in cui il viaggio fosse stato annullato a causa del Covid
Il nostro assicuratore ci garantisce che ha la copertura che fa al caso nostro, e ci propone una polizza che sembra coprire tutti gli eventi sopra. Noi stessi leggiamo il contratto e ci sembra a posto. 

Paghiamo la polizza, prendiamo traghetti e barca e aspettiamo speranzosi di poter partire.

Poi, il temuto imprevisto: la situazione dei contagi sale in alcune zone, specie della Croazia, e la compagnia dei traghetti è costretta a cancellare le tratte. Noi, con il biglietto pronto, rimaniamo a piedi ed impossibilitati a raggiungere l'isoletta dove avremmo dovuto imbarcarci.

Passato lo sconforto iniziale, pensiamo "poco male, almeno siamo assicurati e ricupereremo l'ammontare pagato".

Informiamo subito l'assicurazione dell'accaduto (era il 19 agosto 2020), e gli diciamo che avremmo provato a recuperare parte dell'ammontare da soli, così da richiedere solo la parte che eventualmente non fossimo riusciti a recuperare. Contattiamo il charter della barca e l'agenzia dei traghetti. Dopo numerose email, telefonate e discussioni, otteniamo il 50% del rimborso dal primo, ed il 70% del rimborso dalla seconda, e tra tutto si è fatto Ottobre.

Bene, non resta che chiedere la differenza tra quanto abbiamo pagato e quanto non ci è stato rimborsato all'assicurazione.

Contattiamo nuovamente l'assicurazione chiedendo la differenza, circa 1500 €. Ci mettono in contatto con l'ufficio sinistri, che ci richiede tutta la documentazione a sostegno, e una chiara descrizione dell'accaduto. Forniamo tutto più di una volta e a più persone dell'assicurazione. Questo accadeva il 17 Ottobre.

Passano 11 giorni, e non otteniamo alcuna risposta. per cui sollecitiamo un riscontro via email il 28 Ottobre. 

Venerdì 30 Ottobre alle 17,04, ossia all'orario di chiusura dell'ufficio assicurativo, riceviamo una email con il solo testo: "Distinti saluti" e con un documento allegato dove si comunica che il nostro caso non rientra nei limiti di copertura della polizza, e citando un capitolo delle condizioni generali.

Rimaniamo esterrefatti, prendiamo le condizioni generali, ed il capitolo in questione e leggiamo che si riferisce alla casistica di riprogrammazione del viaggio. Noi non abbiamo riprogrammato alcunché, l'agenzia del traghetti ha cancellato i traghetti, gli ultimi dell'anno, e non c'è alcuna ripianificazione possibile in queste condizioni. Inutile chiamare l'assicurazione di venerdì sera, quindi rispondo con una mail abbastanza infuocata spiegando quando sopra, e pretendendo il rimborso come da contratto.

Poi inoltro il tutto al mio assicuratore, che promette di risolvere. Lui attiva la sua rete e cerca di venirne a capo, ma il primo riscontro è che l'assicurazione non vuole pagare.

Scriviamo allora una seconda email di fuoco a lui, ma diretta a chi si prende la responsabilità di non pagare, specificando che questo evento ha colpito la fiducia che avevamo nella nostra assicurazione, con cui, oltre alla copertura viaggi, abbiamo tutti gli altri prodotti assicurativi, e specificando che il mancato rimborso avrebbe comportato un cambio da parte nostra.

Il nostro assicuratore riesce in qualche modo a compensare una parte della differenza, 1000 CHF, e così rimaniamo con circa 500€ scoperti, e l'amaro in bocca, soprattutto legato alla crinatura nel rapporto di fiducia con l'assicurazione. Se si sono mostrati così rigidi per un rimborso tutto sommato basso, che dovremmo aspettarci se succedesse un'emergenza vera?

Ed eccoci al finale di questa triste vicenda: siamo a Marzo, il sole fa capolino, e ci manca tanto andare in vacanza, magari a vela... ma non ci sentiamo di organizzare alcunché in queste condizioni perché vorremmo evitare di essere scottati nuovamente, e oltre al danno di non poter partire, subire ancora la beffa di perdere (parte dei) soldi.

Quest'anno quindi solo last minute, nella speranza che funzioni!


E voi? Avete già programmato qualche viaggio per il 2021?




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