È possibile calcolare la traiettoria da dare alla palla perché, uscendo dalla buca A, urti sé stessa impedendosi di entrare nella buca B: si creerebbe così un paradosso. Ma, secondo Novikov, la palla uscirebbe da A con un angolo leggermente diverso da quello previsto, e si limiterebbe a sfiorare sé stessa, modificando di pochissimo la propria traiettoria. La palla entrerebbe sempre nella buca B, ma a causa della leggera deviazione uscirebbe da A, appunto, con quella traiettoria leggermente diversa che - abbiamo visto - fa sì che si urti di striscio."
Lo stesso concept è stato utilizzato per altri lavori cinematografici, uno per tutti lo splendido "L'esercito delle 12 scimmie" di Terry Gilliam, ove era lo stesso protagonista che viaggiava nel passato nel tentativo di disinnescare una pandemia che avrebbe relegato il genere umano a vivere sotto terra, e aveva invece finito per suggerire l'idea di un attacco biologico al gruppo ecoterrorista responsabile dell' accaduto.
Dall'inizio della serie tutti i personaggi, e lo spettatore con loro, cercano di capire la causa degli strani fenomeni che accadono nel paese di Winden, di individuare l'origine dell' anomalia per ripristinare l'ordine naturale delle cose, e il tutto viene alla luce poco alla volta stagione dopo stagione.
Da questo punto di vista la costruzione della storia è molto intrigante: alla fine della prima stagione si ha chiaro che alcuni personaggi hanno viaggiato nel tempo, chi attraverso la grotta, chi con un misterioso macchinario. Alla fine della seconda stagione si capisce che i "viaggiatori" non hanno solo percorso il tempo, si sono anche mossi da un mondo ad un altro. La terza stagione è quella che scioglie il nodo, rivelando l'origine che ha causato il loop infinito che intrappola i personaggi del villaggio e mostrandone la soluzione.
Tutto bene quindi? Non proprio. Infatti, a differenza de L'esercito delle 12 scimmie, Dark è davvero troppo macchinoso nello sviluppo della trama, troppi personaggi, ciascuno dei quali è presente nella stessa puntata in più tempi diversi, e dove la ciclicità del tempo porta alcuni di essi a entrare in relazione con i propri genitori o nonni, innescando genealogie impossibili, che per l'appunto generano altri universi. Ci sono troppi intrecci, ed è davvero difficile seguire la serie senza chiedersi di tanto in tanto chi siano i protagonisti della scena; e, nonostante il principio di predestinazione, è impossibile per lo spettatore non chiedersi come facciano i protagonisti viaggiatori ad approdare sempre nel mondo giusto e nel tempo giusto e nell'istante in cui avrebbero incontrato il personaggio giusto, tra tutti i tempi e i mondi possibili.
Il sito web ufficiale della serie viene incontro allo spettatore, permettendo di navigare il mondo di Dark dinamicamente per stagione, per personaggio, per data, per luogo, e può aiutare ad evitare di sentirsi come il vigile della famosa scena di Amici Miei, che quasi convinto dalla fluidità della supercazzola di Mascetti e Perozzi, finisce per accettare di passare per bischero.
Nonostante questa complessità, la realizzazione Dark è ottima e la serie offre una vera e propria esperienza che non finisce con gli episodi, ma prosegue sul web e invita lo spettatore ad approfondire, rivedere e rivivere le evoluzioni temporali di ciascun personaggio per meglio capirne il ruolo all'interno dell' intreccio, letteralmente parlando. Pertanto mi sentirei di consigliarla comunque.
A voi è piaciuto? Quali serie vi hanno tenuto compagnia durante la quarantena?
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