Come investire per l'Indipendenza Finanziaria parte 2

Nei precedenti post sullo stesso tema (li ho ora organizzati nell'apposita sezione del blog, qui), abbiamo parlato della motivazione per perseguire la FI (Financial Independence), delle variabili in gioco per capire quando si potrebbe raggiungere la FI sulla base di quanto si può investire, ed infine abbiamo introdotto alla strategia di investimento, che si basa sul lungo periodo, sulla differenziazione e sull'investimento ricorrente programmato.

Ora vogliamo affrontare il tema del portafoglio di investimento, ovvero dei prodotti che possiamo scegliere per comporre il nostro investimento. 




I panieri di investimento


Mi è molto piaciuto l'approccio alla cosiddetta "Asset Allocation" trattato in "Soldi" di Tony Robbins, secondo cui, prima di scegliere i prodotti e come buona pratica per minimizzare il rischio, è bene strutturare il portafoglio in 2 macro panieri:

il paniere "sicuro", S, ossia un paniere ove faremo confluire tutti quegli investimenti che hanno un rischio molto basso, così come un basso interesse. Tipicamente rientrano in questa categoria: 

  1. investimenti immobiliari
  2. bond e titoli di stato 
  3. contante in valuta locale o in valuta rifugio (es. dollaro americano o franco svizzero) 
  4. oro
  5. ogni altro investimento a rischio nullo o quasi 


il paniere "crescita", C, ossia un paniere ove faremo confluire tutti quegli investimenti a rischio e rendimenti più elevati. Rientrano in questa categoria:
  1. Azioni
  2. Obbligazioni
  3. ETF e Tracker
  4. Cryptocurrencies
  5. ogni altro investimento a rischio elevato
E' quindi necessario definire a priori come dovranno essere ripartiti i due panieri.

Questa ripartizione dipende anche dall'età dell'investitore: se si è giovani, si può meglio tollerare il rischio di perdere parte del capitale investito poiché si ha più tempo per poter recuperare la perdita, e perciò si può scegliere una ripartizione aggressiva, tipo 70% paniere crescita e 30% paniere sicuro. Viceversa, se ci si trova in età avanzata, occorre modificare le percentuali per tener conto della ridotta tolleranza al rischio, dovuta al minor tempo a disposizione per recuperare le eventuali perdite.

I panieri Sicuro e Crescita in una libera interpretazione artistica :)



Un buon compromesso, se si sono superati i 40, può essere un 50/50.

Per definizione, essendo il paniere crescita costituito da prodotti a maggiore interesse, questo finirà per crescere più rapidamente del paniere sicuro, e pertanto dopo qualche mese potremmo trovarci nella situazione in cui il nostro rapporto 50/50 non è più rispettato. 

Possiamo esemplificare il tutto definendo C0 ed S0 i due panieri iniziali, con distribuzione 50/50, e C1 ed S1 i due panieri dopo un trimestre. 

All'inizio dell'investimento sarà quindi 

C0 = S0

Per via della distribuzione 50/50.

Vediamo che succede dopo un trimestre:

Se il paniere crescita è cresciuto del 4% nel trimestre in questione, ma il paniere sicuro è cresciuto solo dello 0,2% nello stesso periodo, è chiaro che mi ritroverò con:

C1 = C0 x (1 + 4%)
S1 = S0 x (1 + 0,2%)

Se siamo partiti con distribuzione al 50/50, ogni paniere aveva lo stesso valore (V0), quindi avremmo:

V0 = Paniere crescita iniziale = Paniere sicuro iniziale

e quindi:

C1 = V0 x (1 + 4%) 
S1 = V0 x (1 + 0,2%) 

E' quindi evidente che dopo il trimestre in oggetto, i due panieri si sono evoluti in modo diverso, non sono più uguali e non rispecchiano più la distribuzione desiderata 50/50.

Occorre quindi redistribuire.

La redistribuzione


Questa è un'attività chiave per mantenere invariata la strategia di investimento (in questo caso: mantenere a 50/50 il rapporto tra i due panieri), e dovrà essere eseguita periodicamente, in modo da capitalizzare parte dei profitti provenienti dai prodotti che sono cresciuti maggiormente, e ridistribuirli su quelli a minor crescita e a minor rischio. Ripetendo il processo con cadenza periodica (es. trimestrale, o semestrale o annuale) ci garantiamo di "mettere al sicuro" parte dei guadagni che l'investimento genera.

Nell'esempio trattato per mantenere la distribuzione 50/50 dovrà essere:

Valore dei panieri dopo un trimestre, dopo redistribuzione: C2 = S2 = V2  

Il valore V2 sarà la media dei due  panieri dopo il trimestre, e quindi: 

V2 = (C1 + S1) / 2 

ricordando il valore dei panieri C ed S dopo un trimestre:

C1 = V0 x (1 + 4%) 
S1 = V0 x (1 + 0,2%) 

possiamo calcolarne la media ossia il valore obiettivo di ciascun paniere, V2:

V2 = [2 x V0 + V0 x 4,2% ] / 2 = V0 x (1 + 2,1%)

abbiamo quindi ottenuto il valore che ciascun paniere dovrà avere per ripristinare la distribuzione 50/50; questo valore sarà superiore rispetto a S1, ma inferiore rispetto a C1, come è facilmente intuibile, quindi occorrerà spostare parte del valore da C1 e portarla in S1, per ottenere  il risultato desiderato. 

C2 = V2 = S2
C2 = V0 x (102,1%) 
C1 = V0 x (104%)
S2 = V0 x (102,1%)
S1 = V0 x 100,2%)

incremento S: S2 - S1 = 102,1% - 100,2% = 1,9% x V0
decremento C: C2 - C1 = 102.1% - 104% = -1,9%xV0

la stessa quantità (1,9%xV0) andrà spostata dal paniere C al paniere S, per ottenere C2 e S2.

Confusi dalle formule? Considerate allora il caso di Mario, che si trova con un gruzzolo di 20 mila euro da investire. Mario ha più di 40 anni, e sceglie un approccio bilanciato, con 50% sul paniere sicurezza e 50% sul paniere crescita.
Decide quindi di investire 10 mila euro in bond e 10 mila euro in un ETF che replica l'indice S&P500.
Dopo un anno dall' investimento, il Paniere Crescita è attivato a 11 mila euro; un 10% di guadagno. Il bond invece è cresciuto a 10200 euro, un 2% di guadagno.
Mario ha ora 21.200 euro complessivamente, e i due panieri non sono più uguali come erano in partenza.
Deve quindi ridistribuire in modo che ciascun paniere valga la metà del totale, ossia 10.600 euro. Per ottenere questo risultato, venderà 400 euro del paniere crescita, e li metterà nel paniere sicuro.

Ma ogni quanto occorre ridistribuire? Ci sono molti approcci alla ridistribuzione, che dipendono anche che tipo di strumenti si è scelto di utilizzare per investire, dal tempo a disposizione, dalle commissioni più o meno elevate che la piattaforma di investimento ricarica su ogni operazione.
A mio modo di vedere, occorre definire  una soglia percentuale di scostamento dalla distribuzione obiettivo, e ridistribuire quando tale soglia viene superata. Per esempio se si usa il 3% come soglia percentuale di scostamento, e una distribuzione 50/50 come distribuzione obiettivo, allora si dovrà ridistribuire se si verifica che il valore del paniere crescita S supera il 53% del valore totale.

E voi? Come sono distribuiti i panieri su cui investite?


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