Neve a Zurigo!

A partire da mercoledì scorso (13 Gennaio 2021) abbiamo avuto, qui a Zurigo, la nevicata più imponente che io ricordi nei 7 anni e mezzo in cui mi sono trasferito quassù.

Ha iniziato nel pomeriggio, creando i primi disagi ed incolonnamenti. Poi ha smesso per la notte, ed ha re-iniziato nella mattinata del giorno successivo. 
Quel giorno ero andato in ufficio in macchina, anche se avevo visto le previsioni del tempo e aveva già iniziato a nevicare dalla mattina presto. 
A Zurigo, come parte integrante del pacchetto efficienza svizzera, viene normalmente distribuito il sale per le strade e ci sono i mezzi spazzaneve pronti ad intervenire già dal giorno precedente l'attesa nevicata. 
Per questo motivo ero tranquillo: dovevo vedere dei colleghi e sarei andato in ufficio tenendo sotto controllo la situazione, visto che la mia scrivania è proprio a ridosso della finestra lato strada; se avessi visto che la neve si depositava in modo troppo rapido, avrei preso la macchina e sarei tornato a casa.
Bene.

Dopo aver lavorato tutta la mattina, incontrato chi dovevo, e approssimativamente all'ora di pranzo, ho controllato come andava il traffico per strada, e la situazione era abbastanza degenerata: aveva nevicato pesantemente e ininterrottamente, e il manto bianco che si era depositato sulla strada era già di qualche centimetro sotto le gomme delle macchine in coda, nonostante il traffico continuo. Così ho deciso di prendere le mie cose e tornare a casa. 
La mia macchina era parcheggiata nel garage sotterraneo, ed è a trazione posteriore, quindi ho preso un po' di abbrivio per affrontare la rampa di uscita, già interamente innevata. Primo ostacolo superato con successo. 
Il secondo sarebbe stato quel traffico quasi fermo, in mezzo ad una strada sempre più carica di neve, fresca e viscida, così il tragitto verso casa è stato un continuo ricalcolo mentale per evitare le strade che si erano già congestionate, e così facendo sono riuscito ad arrivare a casa, ancora digiuno, dopo solo un'ora. 
Non male, considerate le condizioni, pensavo.

In effetti, alle persone che erano uscite con i mezzi pubblici era andata anche peggio, a giudicare dai post al vetriolo sui social network: tram che non passavano, bus fermi, ore di attesa alle fermate senza alcuna informazione o peggio con laconici messaggi che annunciavano la cancellazione delle tratte a causa neve. Proprio vero che, a volte, diciamo una volta ogni sette anni, l'avere una culture del disservizio può tornare utile. Ma in Svizzera questa manca (grazie a Dio) e una situazione del genere è davvero insolita!

Ora, la neve dà tanti disagi: strade impraticabili, mezzi pubblici al minimo, sale che sporca tutto, ghiaccio a terra che se non si sta attenti si scivola, rami degli alberi spezzati e caduti su strada, o peggio auto o case.

Però la neve è anche di una bellezza incredibile!

Ha continuato a scendere, ininterrottamente per tutto giovedì e per tutto venerdì, portando quel silenzio ovattato caratteristico, ed in breve trasformando completamente il paesaggio: dai tetti, strade e marciapiedi imbiancati del giorno prima, ad una vera e propria trasformazione con le sagome del paesaggio smussate e ammorbidite, sotto una spessa coltre bianca. A occhio e croce ne ha fatta una quarantina di centimetri, e dicono che una nevicata così non si vedeva da decenni. 

La mattina del sabato ne abbiamo approfittato per gioirne con Mina, che non stava nella pelle. 
Il vialetto di casa era coperto di neve, che era stata solo parzialmente spalata. Tutto intorno invece era un manto bianco, soffice e vergine, per cui Mina saltava di qua e di la, come impazzita.



Mina è il nostro cane, un labrador nero di 5 anni pieno di energia e di affetto come solo i cani sanno essere. Chi ne ha, sa. 
Essendo un labrador, razza amante dell'acqua, Mina è a suo agio in tutte le condizioni metereologiche ed avendo due strati di pelo soffre poco il freddo, 
Non è la sua prima neve, ma vedere gli ambienti che percepisce come suoi così trasformati la rende super eccitata. Guinzaglio in tensione, osserva, annusa e cerca dappertutto, come se la strada che percorriamo le fosse completamente nuova.

In realtà facciamo il solito giro, il "giro lungo", ossia quello che da casa sale verso la collina, tra due campi e poi attraversa il bosco, per uscirne in cima alla collina e da lì scendere nuovamente verso casa.

Arrivati tra i due campi, Mina vorrebbe lanciarsi a correre senza guinzaglio su quella stesa di neve immacolata, così la lasciamo libera a godersi la novità.
Forse è memore di ieri, in cui tra i due campi abbiamo incontrato Akira, uno splendido Husky con cui aveva giocato libera nella neve.
Stamattina però non ci sono altri cani in giro con cui giocare, penso, e così se ne salta in mezzo alla neve da sola, come un grillo impazzito.






La via di attraversamento del bosco è sbarrata: troppo rischioso addentrarsi, con gli alberi carichi di neve: molti rami sono caduti, ed uno di questi ha colpito e spezzato una panchina, proprio al bordo del bosco. Decidiamo così di camminare costeggiando il bosco, con Mina che salta felice scomparendo e riapparendo dal manto bianco. Che spettacolo!

Io sono un amante del mare, ma devo dire che la neve ha un fascino unico, ed ero estremamente grato per la bellezza del paesaggio, e la fortuna di poter approfittarne semplicemente uscendo di casa.
Mina, sono sicuro, pensava la stessa cosa.


Presto la neve sarà sciolta, e tutto tornerà alla solita routine.
Ma per qualche giorno ancora approfitteremo di questo bel manto soffice, che ne dici Mina?
Mi guarda e scodinzola, gli occhi carichi di felicità.
Lo so, anche io.



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